Le classi Seconde per il Giorno della Memoria 2025

Una giornata a Milano per il Giorno della Memoria 2025, 80° anniversario della liberazione del luogo concentrazionario di Auschwitz-Birkenau

Personale scolastico

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All’interno delle attività collegate alla funzione strumentale Cittadinanza e Costituzione e nel contesto del Giorno della Memoria 2025, nei giorni di martedì 26 novembre e giovedì 28 novembre 2024 le classi Seconde si sono recate a Milano.

L’uscita didattica è stata caratterizzata dalle visite guidate al Memoriale “Binario 21” presso la Stazione Centrale e al Giardino dei Giusti “Gariwo” presso il Parco Monte Stella.

Il Memoriale “Binario 21” è il luogo da cui, tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.

Il Giardino dei Giusti di tutto il mondo “Gariwo” è un luogo simbolico di Milano, nella grande area verde del Monte Stella, dedicato alla memoria delle figure esemplari di resistenza morale di ogni parte della Terra. Il Giardino dei Giusti è uno spazio di dialogo e di educazione alla responsabilità personale che onora le donne e gli uomini che in ogni parte del mondo hanno aiutato le vittime dei genocidi, delle persecuzioni, dei regimi totalitari. Dal 2017, la data del 6 marzo è diventata solennità civile in Italia indicata come la “Giornata dei Giusti”.

Nel tragitto tra i due luoghi gli studenti hanno potuto cercare alcune Stolpersteine (“pietre d’inciampo”) collocate nella zona adiacente alla stazione Centrale. Le “pietre d’inciampo” si qualificano come il più grande monumento diffuso d’Europa e sono dei sanpietrini con la superficie di ottone lucente, di piccole dimensioni, collocate sui marciapiedi davanti alle abitazioni delle vittime delle persecuzioni naziste, qualunque ne fosse la ragione. L’incisione ne ricorda nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte, quando conosciuta.